GENGA (AN) - Ponte pedonale sul fiume Esino - Concorso
Ente banditore:
Comune di Genga (AN)

Anno:
2008

Progettista capogruppo:
Arch. Luca Cruciat

Gruppo di progettazione:
Arch. Luca Cruciat
Ing. Giuseppe Cecinato

Importo opera:
€ 240 000

Stato dell'arte:
Progetto preliminare

GENGA (AN) - Ponte pedonale in aderenza al ponte stradale esistente sul fiume Esino - Concorso di idee

In coerenza con gli obiettivi richiamati nel bando di concorso, il progetto prevede la realizzazione di un ponte pedonale coperto, a due campate, staticamente indipendente dal ponte esistente, che collega le frazioni di Genga Stazione e Camponocecchio attraverso un percorso alla stessa quota del piano carrabile del ponte esistente, privo di barriere architettoniche.
Il principio generatore dell’idea progettuale fa riferimento ad una duplice esigenza:
- minimizzare l’impatto visivo dell’opera sull’ambiente circostante, creando una struttura il più possibile leggera e trasparente, che si inserisca nel contesto paesaggistico senza creare un ostacolo visivo alla percezione del paesaggio collinare circostante;
- minimizzare l’interferenza visiva del nuovo ponte rispetto al manufatto storico attraverso l’utilizzo di un linguaggio formale semplice e moderno, che dialoga con l’infrastruttura storica per contrasto, valorizzandone le caratteristiche di riconoscibilità

DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE
Gli obiettivi citati sono raggiunti attraverso quattro principali scelte compositive e formali:
1- utilizzo di un linguaggio formale semplice e lineare, per contrasto alla matericità degli archi in mattoni del ponte storico esistente. L’infrastruttura proposta si caratterizza formalmente come un parallelepipedo di vetro trasparente, uniforme, chiuso su tre lati e con un lungo taglio sul quarto lato, che si appoggia a fianco della struttura esistente. Solo le testate si caratterizzano come elementi distintivi, in particolare una tettoia, che accoglie il nome della località, e tre pali porta bandiera costituiscono un elemento di forte riconoscibilità e rappresentatività per il comune di Genga. La volontà di realizzare una passerella pedonale coperta risponde anche all’opportunità di offrire un’area di sosta riparata per momenti di contemplazione del panorama.
2- materiali: la struttura portante ed il rivestimento del pilastro centrale in acciaio tipo cor-ten e l’involucro in vetro, trasmettono un senso di leggerezza e trasparenza, sia a chi percorre a piedi il collegamento pedonale, che può godere della vista del paesaggio circostante, sia a chi guarda, ad esempio dalla riva del fiume, il nuovo ponte, che si inserisce senza forti impatti nel contesto territoriale esistente.
3- utilizzo di una struttura reticolare che si sviluppa sopra la quota di calpestio, che non interferisce visivamente con l’infrastruttura storica, lasciando quindi completamente leggibile il manufatto ad archi esistente. L’inclinazione prevista nella sezione della struttura reticolare contribuisce a sottolineare la “distanza” e l’indipendenza delle due strutture, e la chiusura in vetro consente a chi percorre il ponte pedonale di vedere, al di sotto, la struttura in mattoni del ponte vecchio.
4- soluzioni d’illuminazione: per la passerella pedonale è prevista un’illuminazione continua, che sottolinei ed evidenzi l’omogeneità del volume progettato, mentre per il ponte storico è previsto un sistema di punti luce posizionati su sostegni verticali lungo i bordi, oltre che un’illuminazione proveniente dal basso per evidenziare la struttura in mattoni.

DESCRIZIONE DELLE SOLUZIONI TECNICHE STRUTTURALI
Tecnicamente il progetto prevede l’utilizzo di una struttura in acciaio ad alta resistenza (altezza massima struttura impalcato 32 cm) in grado di offrire rendimenti elevati di sfruttamento del materiale, preservando la snellezza delle strutture. Lo schema strutturale prevede un’unica travata su tre appoggi, concretizzata dalla composizione di 4 travi a telaio con nodi-incastro (Vierendeel). L’assemblaggio di due travi Vierendeel per i carichi verticali con due per le sollecitazioni orizzontali (vento e sisma) ha permesso di utilizzare un passo dei montanti ampio (2.70 m) e paragonabile con l’altezza e la profondità, in modo da ottenere una proporzione classica dell’opera, che ben si concilia con il ponte stradale esistente in muratura.
Anche per le pile di fondazione si sono previste snellezze elevate, in modo che le strutture in cemento armato non vanificassero la leggerezza raggiunta con la struttura in acciaio.
Ancora per accentuare la leggerezza dell’opera, per la pila centrale si sono previste due vele di appoggio che trasmettono i carichi alla pila posta quattro metri più in basso dall’intradosso dell’impalcato.
Lo schema architettonico prevede travi a telaio con bracci interni elevati che strutturalmente permettono un ottimo sfruttamento di profili in acciaio ad elevata resistenza (tensione di snervamento f y = 3500 daN/cmq).
Al fine di massimizzare la durabilità dell’opera e minimizzare i costi di manutenzione si è pervenuti all’adozione di acciaio COR-TEN A contraddistinto da due principali caratteristiche:
- Elevata resistenza alla corrosione (CORrosion resistance);
- Elevata resistenza meccanica (TENsile strength).
Inoltre al fine di ridurre il peso proprio della struttura, per l’impalcato si è prevista una soluzione semplice attraverso l’utilizzo di una lamiera grecata con soletta collaborante in calcestruzzo strutturale alleggerito.

IPOTESI DI ASSEMBLAGGIO DELL'OPERA
Vista la composizione della struttura della passerella pedonale e la delicatezza dei nodi tutti composti attraverso saldature da realizzare in opera, si prevede la localizzazione di un cantiere provvisorio adiacente al ponte stradale (si ipotizza, a seguito di sopralluogo, la sponda destra del fiume dal lato di realizzazione della passerella) dove realizzare la composizione dell’intera travata.
Di seguito, dopo la realizzazione delle pile del ponte, attraverso l’utilizzo di gru si posizionerà l’intera travata e si solidarizzerà ai nodi di appoggio.
Attraverso questo procedimento si otterranno i seguenti benefici:
- minori costi di realizzazione, non necessitando i ponteggi sospesi sull’alveo del fiume
- tempi per la realizzazione minimizzati e qualità dei particolari massimizzata per la composizione della travata a terra e non in elevazione
- maggiore sicurezza per gli uomini addetti alla realizzazione della travata
- maggiore possibilità di controlli.

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